Domani è il grande giorno. Dopo più di 12 anni di assenza, torna in scena nel tempio di Silverstone uno dei binomi sportivi più vincenti della storia della Formula Uno recente. Si tratta dell’accoppiata McLaren-Honda, capace di totalizzare 39 vittorie in 65 Gran Premi disputati tra il 1988 ed il 1992, coronati da una serie impressionante di titoli costruttori e piloti.
Purtroppo, non ci saranno più alla guida gli indimenticabili Ayrton Senna e Alain Prost, eroi di quegli anni ruggenti, ma il 27enne pilota britannico Oliver Turvay, finora zero presenze nel circus. Alle inesperte mani del collaudatore della scuderia di Woking viene quindi affidato il compito di battezzare la prima versione di quella che sarà l’erede della fin qui deludente MP4-29, denominata per l’occasione MP4-29H, chiaro riferimento alla casa motoristica giapponese.
Oliver Turvay con la McLaren a Abu Dhabi nel 2010 |
Il test non potrà purtroppo fornire reali riscontri cronometrici: le stringenti regole FIA costringeranno la monoposto a montare pneumatici speciali e a tornare nel box dopo pochi chilometri.
La strada verso nuove vittorie parte quindi in salita per il team inglese: il predominio della power unit Mercedes è parso a tratti imbarazzante in questa stagione, mentre per il 2015 le rivali Ferrari e Renault godranno di un anno di esperienza in più.
Inoltre, nubi sempre più scure avvolgono il futuro dei due piloti titolari: chi fra l’ex Campione del Mondo Jenson Button ed il rampante Kevin Magnussen lascerà il posto al figliol prodigo Fernando Alonso? Il team pare preferire la freschezza del finlandese, mentre Alonso, scottato dall’ennesima annata storta a Maranello e desideroso di rivincite, la pacata esperienza di Button, il quale, peraltro, pare si stia guardando intorno, flirtando con la Porsche del Campionato WEC, dove troverebbe l’ex Red Bull Mark Webber.
Quel che è certo è che, come sempre, sarà il cronometro a raccontare se le scelte operate da Ron Dennis e Co. si riveleranno azzeccate.