Quest’anno le regole del campionato di Formula Uno sono cambiate totalmente. Oltre agli stravolgimenti più importanti (come ad esempio i motori turbo o i punti doppi nelle ultime gare) ce ne sono altri che sono passati un po’ in sordina. Come il nuovo limite di peso per piloti e monoposto, i quali vengono pesati insieme, come se fossero una cosa unica.
Questo nuova regola ha già fatto una
prima vittima, Jean-Eric Vergne. Il pilota della Toro Rosso è stato ricoverato poco prima del Gran Premio della Malesia dopo essere stato costretto a seguire una dieta ferrea al fine di guadagnare decimi preziosi in pista. Se il peso pilota+vettura va oltre i limiti consentiti, talvolta è più facile far dimagrire chi si siede dietro al volante che riprogettare la scatola del cambio.
Vergne ha confessato ad alcuni media francesi di essersi sottoposto quest’inverno a una dura dieta che gli ha fatto perdere “diversi chili”. Parlando a “Motorsport.com”, il pilota francese ha detto che la differenza di peso tra lui e il suo compagno di squadra Kvyat gli facevano “perdere 4 decimi a giro”. Vergne ha confessato di “aver fatto una dieta questo inverno, ma si è arrivati a certi limiti insopportabili per il corpo”.
“Ero in ospedale tra il Gran Premio di Australia e quello della Malesia per mancanza di acqua e per la mancanza di un po’ di tutto. Ero molto debole”, ha detto il 23enne. Anche se sono a conoscenza delle diete a cui si sottopongono tutti i piloti (non solo quelli di F1) spero che quello di Vergne sia un caso isolato. La malnutrizione e la disidratazione possono portare a problemi gravi, tra cui anche un’eccessiva fragilità ossea. Non proprio l’ideale per un pilota di Formula Uno. Ah, giusto per la cronaca, il francese è altro 1.82 metri e pesa 69 Kg.