In queste ore, una vera e propria bufera si sta abbattendo sull’Adac, il famoso e rispettabile (almeno fino ad ora) Automobil Club tedesco che può vantare fino a 19 milioni di iscritti in Germania. La ragione della bufera? Aver truccato i voti per l’assegnazione del premio “Auto dell’anno” nel paese teutonico, premio che quest’anno è stato vinto dalla Volkswagen Golf con 34’299 voti. Peccato, però, che questo numero sia palesemente falso.
In realtà, il numero delle persone che ha votato
la segmento C di Wolfsburg è molto più basso, 3’409. Intanto, il responsabile della comunicazione dell’Adac e quindi colui che ha rilasciato i numeri falsati, Michael Ramstetter, ha rassegnato le sue dimissioni, nell’attesa che si faccia maggior chiarezza sull’oscura vicenda.
Per ora, l’Adac ci tiene a precisare che l’errore (loro lo chiamano così) ha riguardato solamente i voti assegnati alla Volkswagen Golf, mentre la classifica riguardante tutte le altre auto in concorso è corretta. A rivelare lo scandalo è stato l’importante quotidiano “Suddeutsche Zeitung”, il quale ha aggiunto che l’Adac avrebbe gonfiato i numeri del concorso non solo in questa edizione, ma in tutte le edizioni a partire dal 2011.
E le case automobilistiche? Queste le dichiarazioni di Volkswagen: “bisogna dare la possibilità di spiegare i fatti, anche se rimaniamo convinti che la Golf sia l’auto preferita dai tedeschi”. Naturalmente, più critica la visione di BMW, la quale, a dire la verità con molto fair-play, semplicemente chiede “una completa chiarezza sui fatti”. Nel momento in cui stiamo scrivendo, Daimler ha scelto di non sbilanciarsi, decidendo di non commentare in alcun modo le vicende che stanno scatenando una tempesta all’interno del più importante Autombil Club d’Europa.
E noi? Sinceramente, nonostante i numeri gonfiati, pensiamo che la Golf possa senza alcun dubbio essere ugualmente considerata la vettura preferita dai tedeschi, basta dare un’occhiata ai dati di vendita. Quelli, del resto, è difficile che mentano, anche se il detto “mai dire mai” è sempre valido. Per il resto, forse questa è una delle piccole cose che contribuisce ad alimentare il nostro pensiero secondo cui tutti i premi automobilistici possano essere facilmente manipolabili, basta uno zero in più, et voilà. Restiamo in attesa di aggiornamenti sulla vicenda.