Purtroppo, sappiamo tutti fin troppo bene come è andata a finire Saab. Dopo la proclamazione ed il fallimetto dei gloriosi piani di Victor Muller, il proprietario della piccola Spyker che ha ed aveva grandi ambizioni, il marchio svedese è stato per mesi in balia del suo destino: in un primo momento, veniva data per sicura l’acquisizione da parte di una casa cinese, poi, quasi inaspettatamente, spuntò praticamente fuori dal nulla il fondo NEVS, formato da investitori cinesi e giapponesi.
Ora, dopo aver rilevato marchio e impianti
produttivi, NEVS dovrà necessariamente riavviare la produzione delle vetture scandinave. Non a caso, quindi, proprio nelle scorse ore, il portavoce del fondo sino-giapponese Mikael Oestlund, ha annunciato che la produzione potrebbe essere avviata nuovamente già a partire da quest’anno. A questo scopo, infatti, NEVS nelle scorse settimane avrebbe già assunto circa 300 nuovi dipendenti.
Le intenzioni dei nuovi proprietari sono quelle di riprendere la produzione negli storici stabilimenti Saab di Trollhattan, mentre su quella che sarà la prima Saab della nuova era vige il più stretto riserbo. Comunque, Oestlund ha anticipato che la vettura sarà molto simile all’ultima 9-3 che l’azienda svedese ha cessato di costruire nel 2011, poco prima dell’annuncio del fallimento. Inizialmente, la vettura sarà disponibile con un nuovo motore turbo, mentre un versione completamente elettrica arriverà l’anno prossimo.
In caso di successo del modello, NEVS si è detta pronta ad investire sui nuovi modelli, che saranno realizzati partendo dalla nuova piattaforma Phoenix, già prima del fallimento destinata alla prossima generazione della 9-3 e ad altri modelli di categoria superiore e di altri segmenti. Sicuramente seguiranno aggiornamenti nelle prossime settimane.