Sono passati circa quattro mesi da quando Fiat e Mazda hanno stupito l’intero mondo degli appassionati grazie alla sottoscrizione del loro accordo che come saprete prevede la condivisione della piattaforma della prossima MX-5. Ogni casa, comunque, svilupperà autonomamente la propria roadster a trazione posteriore, utilizzando propri motori ed un’estetica differente.
Dopo l’annuncio dell’accordo, il numero uno del Gruppo Fiat, Sergio Marchionne, contribuì a gettare ulteriore benzina sul fuoco con le sue dichiarazioni: “siamo aperti ad una collaborazione molto più profonda”. Queste le parole
del manager canadese. Tuttavia, solo pochi giorni dopo, il presidente di Fiat, John Elkann, nel corso di una riunione con gli azionisti, ha ribadito che la casa torinese non ha intenzione di acquistare una quota di Mazda.
Al Salone di Parigi attualmente in corso, però, Marchionne ha in parte remato contro ad Elkann, dicendo che “tutto è possibile. L’accordo è stato firmato ed entrambe le parti (Fiat e Mazda, n.d.r.) hanno visitato i rispettivi stabilimenti. Restiamo aperti ad ogni soluzione che portino ad una notevole riduzione delle spese”.
Successivamente è intervenuto sull’argomento anche Takashi Yamanouchi, CEO di Mazda. Il manager giapponese, ha detto di aspettarsi da Ford la cessione 2.11% di Mazda che ancora oggi la casa americana possiede. Inoltre, Yamanouchi si è dimostrato d’accordo con Marchionne: “nulla è off-limits”, ha detto, “potremmo trattare anche sull’utilizzo delle nostre tecnologie SkyActiv per motori diesel e benzina. Naturalmente fino a quando tutto ciò andrà a vantaggio anche di Mazda”.
Infine, Yamanouchi ha spiegato che l’accordo con il Gruppo Fiat potrebbe estendersi anche sotto altre forme, che permetterebbero alla casa del Sol Levante di allargare la sua presenza anche su altri mercati. Negli ultimi tempi, infatti, Mazda si è dimostrata molto interessata al Brasile, mercato dove Fiat, da diversi anni, è leader.