Anand Mahindra, proprietario del colosso indiano che porta il suo nome, nei giorni scorsi ha rilasciato un’interessante intervista a “La Repubblica”, anticipato alcune mosse commerciali che la società indiana intende effettuare in un futuro non così lontano. E’ inutile dire che al centro dell’intervista è stata posta l’auto italiana e gli stabilimenti del nostro Paese.
Proprio riguardo agli stabilimenti, Mahindra si subito detto non interessato ad acquistare alcun stabilimento in Italia, in quanto, a detta del numero uno indiano, le fabbriche sono vecchie e nel lungo periodo rischierebbero di
non essere sufficientemente competitive, se non con adeguati investimenti. Però, la situazione cambierebbe di molto qualora il gruppo Fiat-Chrysler decidesse di cedere uno dei suoi marchi. Dopo queste parole, penso che a tutti verrebbe spontanea una domanda su Alfa Romeo.
Quindi, è proprio quello che ha scelto di fare “La Repubblica”, ricordando che Marchionne dichiarò che avrebbe ceduto il brand del biscione alla Volkswagen solo se i tedeschi gli avessero versato un miliardo di Euro. Bene, quale è stata la risposta di Mahindra? Un semplice “vedremo”, detto sorridendo, che lascia spazio a tantissimi dubbi, anche perché lo stesso magnate indiano poco dopo spiega che la sua azienda è alla ricerca di un “pacchetto completo”, che sia in grado di contenere marchio, engineering e know-how: cosa attualmente impossibile con Alfa Romeo, dato che questi settori sono praticamente stati inglobati da Torino (con grande rammarico, purtroppo).
Inoltre, non dimentichiamoci che la stessa Mahindra stava per soffiare ad Audi l’acquisizione di Ducati avvenuta qualche mese fa, mentre a soffiato a Renault-Nissan quella di Ssangyong, casa coreana già con una radicata presenza in Europa. Nonostante ciò, Mahindra vuole espandersi ancora di più nel Vecchio Continente ed ancora oggi (insieme al Gruppo Volkswagen) è uno dei pochissimi costruttori al mondo a fare spesa nel mondo dell’auto.
In più, un mercato europeo dell’auto sempre più in crisi non farà paura a Mahindra, che intende sferrare l’attacco anche in altri settori, come quello delle piccole barche (dai 20 metri in giù) e sui trattori. Insomma, Anand Mahindra, proprietario di un gigante indiano capace di registrare un fatturato di 15 miliardi di Euro (fatturato duplicato in 10 anni) con 144’000 dipendenti ha tanta voglia di Europa. Che questa voglia si tramuti presto nell’acquisto di un brand molto conosciuto? Non ci è dato saperlo anche se, vedendo che mezzo miracolo sono riusciti a fare gli acerrimi nemici di Tata con Jaguar e Land Rover, non riesco nascondere del tutto qualche flebile speranza…