Nel pomeriggio di ieri, il Consiglio dei Ministri ha comunicato che presto sarà introdotta una nuova accisa di 2 centesimi sui carburanti per fronteggiare l’emergenza terremoto che ha colpito l’Emilia. Tutto ciò si traduce semplicemente nell’ennesimo aumento per noi poveri automobilisti, una delle categorie più tassate all’interno della società.
Non diciamo che non sia giusto ricostruire con l’aiuto di tutti quando purtroppo è accaduto in Emilia (lungi da noi, per carità), ma
vorrei concentrarmi proprio sulla parola “tutti” che pare essere molto diversa dalla “maggioranza“. Infatti, quest’ennesima tassa colpirà sempre i soliti noti, facendo restare completamente illibati chi da lassù ci comanda.
Noi di Motori24 non vogliamo farne assolutamente un discorso politico dato che, come ben sapete, noi ed il nostro blog si occupiamo di ben di altro. Tuttavia, girovagando in rete ho letto lo sdegno di tante persone in merito a questo nuovo aumento, mentre chi dovrebbe dare il buon esempio continua a parlare di tagli ai privilegi mentre con una mano è occupato ad aprire la porta di un’auto blu e con l’altra è impegnato a ritirare i rimborsi elettorali (ah, gli hanno dimezzati, scusate).
Che ne dite, cari partiti, di destinare questi rimborsi elettorali (un vero e proprio crimine) alle povere popolazioni terremotate dell’Emilia? Che ne dite di farsi un viaggio in aereo in meno (pagato da noi) per mettere più benzina nei serbatoi delle auto della Polizia e della Protezione Civile? Non sembrerebbe essere così difficile, ma purtroppo fin’ora solo parole. Come diceva un noto comico romagnolo, “fatti, non p*****te!”
Infine, volevo scusarmi con voi lettori con questo sfogo che c’entra veramente poco con un blog di auto come Motori24 ma, purtroppo, non ho saputo resistere all’ennesima “presa per i fondelli”….Ah, per farvi arrabbiare un altro po’, qui sotto troverete la lista di tutte le accise comprese tutt’ora nel prezzo dei carburanti. Dateci un’occhiata…
1,90 lire (0,000981 euro) per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935-1936;
14 lire (0,00723 euro) per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
10 lire (0,00516 euro) per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963;
10 lire (0,00516 euro) per il finanziamento dell’alluvione di Firenze del 1966;
10 lire (0,00516 euro) per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968;
99 lire (0,0511 euro) per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976;
75 lire (0,0387 euro) per il finanziamento del terremoto dell’Irpinia del 1980;
205 lire (0,106 euro) per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
22 lire (0,0114 euro) per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
0,02 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.
0,005 euro per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005;
da 0,0071 a 0,0055 euro per il finanziamento alla cultura nel 2011;
0,04 euro per far fronte all’emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011;
0,0089 euro per far fronte all’alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana nel novembre 2011;
0,082 euro per il decreto “Salva Italia” nel dicembre 2011