Una dei principali problemi che le case costruttrici di supercar dovranno affrontare nei prossimi anni è la riduzione della CO2 emessa dai loro gioielli su quattro ruote. Naturalmente, il buco nell’ozono non è stato creato a causa delle emissioni delle supercar che girano per le strade del nostro pianeta ma, tuttavia, anche queste case devono dimostrare di essere ecologicamente corrette (come moda vuole, ultimamente).
A questo scopo, Ferrari, ha annunciato che ricorrerà alla tecnologia ibrida senza scendere a compromessi sulla dimensione del motore. Con ogni
probabilità, la casa del cavallino rampante farà uso della tecnologia KERS, derivata direttamente dalla Formula Uno, che sarà abbinata al noto V12. Il numero uno di Ferrari, Amedeo Felisa, ha anticipato che “il sistema ibrido non sarà concentrato solamente sulla creazione di potenza, ma anche sul risparmio energetico. Attualmente la questa tecnologia è molto costosa, ma è in via di sviluppo ed in futuro si raggiungeranno costi più bassi ed un notevole risparmio di peso rispetto ora”.
Lo stesso Felisa ha poi dichiarato: “Non vi dirò quando, ma è probabile che tale tecnologia sarà presente su tutte le Ferrari. La stiamo sviluppando per essere abbinabile ad ogni tipo di architettura e, se tutto andrà bene, sarà offerta di serie. Non è il genere di cose da offrire come optional”.Anche se Felisa non l’ha detto, una prima anticipazione di questa attesa tecnologia ibrida la si potrà vedere sull’erede della Enzo, la quale sarà spinta dallo stesso V12 della nuova F12 Berlinetta.
Infine, Felisa non esclude nemmeno l’arrivo di una motorizzazione a sei cilindri: “L’arrivo di un motore a sei cilindri in Ferrari è ancora molto lontano, ma perché no? Ultimamente i gusti dei consumatori sono cambiati. Anche negli Stati Uniti, dove un motore a otto cilindri fino a pochi anni fa era considerato normalità, l’atteggiamento è cambiato. Bisogna pensare anche in questa direzione”.