Come tutti molto probabilmente saprete, Renault la scorsa settimana ha licenziato tre manager di alto livello accusati, al termine di un’accurata indagine interna, di aver diffuso informazioni privilegiate sui progetti legati allo sviluppo dell’auto elettrica.
Inoltre, secondo le ultime indiscrezioni, i servizi segreti francesi avrebbero individuato dietro questo curioso caso di spionaggio industriale alcuni mandanti cinesi. Naturalmente, il costruttore della Losanga ha comunicato che sporgerà presto denuncia.
Ma non finisce qui: il nono quotidiano parigino “Le Parisien” ha pubblicato nella sua edizione di ieri i nomi dei top manager coinvolti nell’inchiesta: si tratterebbe di Bertrand Rochette, capo della sezione prototipi, Matthieu Tenenbaum, direttore del progetto di sviluppo delle auto elettriche ed il direttore generale delle operazioni pre-engineering, membro del comitato di direzione del colosso francese Michel Balthazar.
Sulla questione è intervenuto anche il Governo francese, attraverso il ministro dell’industria Eric Besson, il quale ha dichiarato: “La questione è seria, un fatto da guerra economica che mette a rischio l’intera politica economica industriale nazionale”. Lo stesso Besson ha poi garantito che lo Stato agirà “al fine di garantire ed assicurare gli interessi delle sue aziende”.
Stando a quanto trapelato in rete fin’ora, i tre top manager avrebbero passato a concorrenti cinesi informazioni riservate sulle batterie delle vetture elettriche, il vero e proprio cuore di queste auto. Negli ultimi anni, il gruppo Renault-Nissan ha investito circa 4 miliardi di Euro per lo sviluppo dell’auto elettrica.