Chrysler, Fiat e la US Enviromental Protection Agency (EPA) hanno ufficialmente comunicato che presto daranno il via ad un progetto congiunto allo scopo di creare un nuovo tipo di propulsione ibrida, in grado di funzionare non attraverso l’energia elettrica, ma mediante un fluido in pressione, il quale farebbe muovere le ruote posteriori del veicolo grazie all’energia cinetica accumulata.
Al momento, questo tipo di motore viene utilizzato solamente in ambito industriale, ma evidentemente non dovrebbe essere tanto complicato per i tecnici italiani e statunitensi adattarlo ad un uso di tipo automobilistico, ottenendo così possibili vantaggi sulla normale propulsione benzina/elettrico.
Inizialmente, i primi test saranno condotti su una Chrysler Town&Country (la nostra Grand Voyager), la quale sarà equipaggiata con un motore a benzina da 2.4 litri abbinato ad un sistema idraulico in grado di comprimere il fluido fino a 5’000 psi (pound-force per square). Per inviare la potenza alle ruote, sarà utilizzato un cambio automatico a sole due velocità.
Finché la pressione accumulata sarà sufficiente per far muovere le ruote del veicolo, questo si potrà muovere senza utilizzare una goccia di benzina.